“Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”
(Papa Giovanni Paolo II)
Ad ogni inizio di anno scolastico, è mia abitudine inviare agli alunni, al personale e alle famiglie un indirizzo di saluto. Trovo che questo dia a tutti noi, già alla partenza della nuova stagione, il conforto di un impegno comune, utile per realizzare al meglio i nostri doveri. Quest’anno scolastico, tuttavia ci impone una riflessione, in qualche modo diversa, più attenta e mirata.
L’organizzazione del lavoro di tutti è resa, infatti, difficile ed impegnativa da una emergenza, per numeri e caratteristiche, mai registrata nella storia moderna della Scuola, del Paese e anche del contesto internazionale di cui facciamo parte. Abbiamo già conosciuto e subito, dal Marzo di quest’anno, uno modo, quasi sconosciuto prima, di far scuola sostenuto solo dalla rete. Questo ci ha messo tutti in difficoltà, sottraendoci lo scambio quotidiano di umanità che qualifica la scuola e che, alla lunga, è indispensabile per ottenere un buon livello di successo nello studio.
Abbiamo però abbiamo avuto ora più tempo per prepararci e sono certo che il modello di lavoro che, grazie all’impegno dei vostri docenti e di tutto il personale, siamo riusciti a predisporre, ci restituirà la parte di scuola che ci è mancata.
Nell’anno che inizia, oltre il diritto allo studio, dobbiamo, peraltro, garantire a tutte le persone che staranno nel nostro “Danilo Dolci” il diritto a star bene, a studiare e al lavorare, senza ammalarsi. Per realizzare questo dovere è però indispensabile il vostro convinto impegno e la vostra collaborazione. Dobbiamo, all’unisono, applicare i protocolli di Sicurezza che il Governo ha varato, che sono pubblicati on line e, comunque, sono visibili anche sul nostro sito. Non si tratta di semplici regole scritte da osservare, per la loro natura, ma di indirizzi da dare alla nostra convivenza a scuola, in modo convinto e attento. Non tutte le persone che stanno a scuola sono infatti giovani e integre fisicamente e abbiamo il dovere di tutelarle. D’altronde se non lo faremo rischieremo di interrompere ancora una volta la parte della scuola che ci piace di più e cioè la Comunità.
Da quando il Covid si è presentato con le sue tristezze, è stato coniato un slogan “Andrà tutto bene”. Ne sono convinto, ma solo se sapremo essere alunni, docenti, lavoratori, persone responsabili.
01/09/2020 Matteo Croce
Dirigente Scolastico
ELENCO COMPLETO DELLE
A.S. 2022/23